Il nuovo romanzo di Virginia Bramati, che racconta di Agnese, l'adorabile protagonista a cui improvvisamente muore la madre, e che si ritrova a fare i conti con i ritmi lenti della campagna, sullo sfondo di una Brianza sorprendente e rigogliosa, non lontano dal magico borgo di Verate che le sue lettrici hanno imparato ad amare. Agnese è una ragazza esuberante, autonoma, insofferente verso tutto ciò che frena la sua corsa, ma improvvisamente, la vita prende una piega terribilmente dolorosa e si ritrova scaraventata dal centro di una metropoli che non dorme mai, in una grande casa lungo un fiume, immersa nei ritmi immutabili della campagna. Una grande casa in campagna. Una madre morta troppo presto. Un giovane medico dagli occhi buoni e misteriosi. E un'estate in cui tutto sta per cambiare. Pagina dopo pagina, scopriamo insieme ad Agnese la saggezza nascosta nei gesti semplici della cura dei fiori: perché la felicità è più vicina di quanto pensiamo, se solo sappiamo rallentare e guardarla negli occhi.
Grazie alla "Visual Challenge" ho deciso finalmente di leggere questo libro che avevo già da diverso tempo nella mia libreria e devo dire che sono stata molto felice della mia scelta.
Ne avevo sentito parlare anno scorso, ma a parte la copertina che mi aveva molto attirato, il libro era rimasto a prendere polvere sullo scaffale, un vero peccato perché è un libro che mi è piaciuto molto e che ho letto praticamente tutto d'un fiato.
Questo romanzo inizia e finisce con la lettera che Agnese scrive al suo futuro marito, la notte prima del loro matrimonio. Una lettera in cui esprime tutto il suo amore incondizionato per il suo uomo, il suo amore più grande. Inizia da questo punto il nostro viaggio nel conoscere l'impaziente Agnese, una ragazza diciannovenne che ha appena perso la madre in un tragico incidente in montagna e si ritrova a dover affrontare l'esame di Maturità, con un padre che dalla perdita della moglie si è rintanato in se stesso e una zia (sorella della madre) molto attaccata alle convenzioni sociali.
Alla morte della madre, il padre decide di trasferirsi da Milano, dove hanno sempre vissuto, in un paesino "sperduto" nella campagna costringendo Agnese tutte le mattine a fare due ore di pullman per andare a scuola, lungo il tragitto conosce Adelchi un ragazzo della sua stessa età che ha da poco perso il padre in un incidente d'auto. I due ragazzi si trovano in breve tempo ad essere grandissimi amici.
Durante l'estate compare il dottor Marco Aleandri che deve sostituire il padre di Agnese come medico di base nel paesino. Tra Marco e Agnese c'è subito elettricità, inizialmente più antipatia, che con l'andare del tempo si trasforma...
Agnese è uno di quei personaggi che ti entrano subito nel cuore, che non puoi non amare, oltre tutto mi ha divertito tantissimo la sua lotta "femminista" contro una società campagnola e un po' arcaica.
Nonostante la protagonista principale sia Agnese anche gli altri personaggi sono ben definiti e delineati, nessuno di essi risulta superficiale o inutile ai fini della narrazione.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo, per come tratta temi molto forti con delicatezza e semplicità, consiglio vivamente di leggerlo e spero che anche voi lo amerete come me.
A presto! Buona lettura!
Quanto mi è piaciuto questo libro! Sono contenta abbia fatto un’ottima impressione anche a te :-)
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